Archive: 16 novembre 2016

LA TOSCANA IN INVERNO? UN’ESPERIENZA UNICA PER L’APPAGAMENTO DEI VOSTRI 5 SENSI

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Che cosa succede in Toscana, quando l’estate ci dona il suo ultimo caldo respiro facendo posto alle fredde mattine di inverno che ci invitano ad aggiungere una coperta in più nel letto ed accendere il caminetto? E’ il momento in cui la Toscana si trasforma in un vero “paradiso” turistico proponendo costi contenuti e la totale assenza di folla caotica nelle città d’arte così come code fastidiose fuori dai musei!

In realtà, Firenze, Siena, Lucca oppure i centri storici o borghi toscani riprendono finalmente il loro aspetto originale, ripiombando in una suggestiva atmosfera medievale o rinascimentale. E’ la stagione in cui la terra ha già regalato le sue uve per il vino mentre sono state frante le sue olive dando vita all’olio nuovo di Toscana, verde e pungente. Invece, la campagna e i suoi lavoranti si prendono una meritata pausa.

In Toscana si respira ovunque calma e dolcezza; inoltre, ci sono giorni in cui le nuvole viaggiano raso terra mentre le piogge mutano i colori dei paesaggi. Dalla natura sonnecchiante, la fauna locale sembra riprendere vita: i cinghiali, i fagiani , le lepri e i caprioli escono finalmente fuori dalle loro tane.

E l’inverno in Toscana.

La bellezza del paesaggio diventa uno stato d’animo e un momento di puro relax durante il quale si può gioire al meglio del cibo, del vino, della cultura, dell’arte, del paesaggio, dello sport ma anche del dolce far niente.

In questo periodo dell’anno, la Toscana offre infinitamente di più rispetto all’estate. In realtà, la vera Toscana si assapora in pieno inverno, quando la massa dei visitatori si è magicamente dissolta e le case in affitto turistico, gli alberghi, i ristoranti sono piacevolmente meno costosi. In Inverno, si può vivere una Toscana popolata principalmente da veri toscani seduti al tavolo dei bar a sorseggiare un aromatico caffè oppure un buon bicchiere di Chianti in compagnia degli amici.

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ANGELA & AARON – Luglio 2015 UN ELEGANTE MATRIMONIO AL SAPORE COUNTRY CHIC!

E’ stata una giornata magnifica che ha visto nascere l’unione di una splendida coppia e dove si sono mischiate culture diverse: quelle inglesi, italiane e e africane.

Tutto si è svolto nel migliore dei modi con tante emozioni, canti tipici africani, allegria e raffinatezza.

A dire il vero, la nostra giornata non era iniziata benissimo! Avevamo appena iniziato ad allestire lo spazio all’aperto per la cerimonia che si sarebbe svolta con rito protestante, che improvvisamente il cielo si fatto nero e in lontananza si sentivano e vedevano tuoni e fulmini.

Panico! Che facciamo? Aspettiamo e vediamo?

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UNA PASSEGGIATA ALLA SCOPERTA DI UNA FIRENZE MEDIEVALE MOLTO INTRIGANTE!

Ma secondo voi, dove andavano  i fiorentini nel 1200 se volevano bere una buona orzata o assaporare la frutta in giulebbe? Sicuramente da Valenti, una delle più note e apprezzate botteghe medievali. Valenti sorgeva nel cuore del Mercato Vecchio, all’angolo con via Calimala. Oggi tale esercizio commerciale, dove venivano servite anche acetose e popone in guazzo, potrebbe assomigliare molto ad un bar tabacchi. L’orzata si potrebbe paragonare al latte di mandorle: in realtà è una bevanda dissetante di origine vegetale ottenuta dalla pigiatura di semi, cereali, tuberi, noci o frutti. Mentre il giulebbe era uno sciroppo di origine persiana a base di acqua di rose, zucchero e frutta, ottimo se servito freddo, ma utilizzato anche per conservare la frutta (pere in giulebbe, una vera prelibatezza). Tra i fiorentini dell’epoca andava di moda fermarsi nella bottega del Valenti, anche se tutta la zona del Mecato Vecchio era assai degradata.

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